giovedì 30 luglio 2015

IL COLORE DEI FIORI D'ESTATE - RECENSIONE

TITOLO: IL COLORE DEI FIORI D'ESTATE
AUTORE: ANNA JEAN MAYHEW
EDITORE: NEWTON COMPTON
PAGINE: 349
PREZZO: €  5,99 CARTACEO
                 €  4,99 EBOOK

TRAMA:
Una storia d’amore, di dolore e di grande coraggio

In una torrida giornata dell’agosto 1954, Jubie Watts, una ragazzina di tredici anni, parte con la famiglia per una vacanza in Florida. Insieme a lei, stretti in macchina, ci sono i tre fratelli, la madre e Mary Luther, la domestica. Mary vive con loro da tanti anni e Jubie le è affezionatissima. Non solo si è sempre occupata della casa e della cucina, ma con la sua presenza dolce e amorevole ha spesso compensato gli scatti d’ira del signor Watts e la freddezza della moglie. Ma Mary ha una colpa gravissima agli occhi di molti: è una donna di colore in una società razzista. Man mano che il viaggio procede verso sud, Jubie sperimenta per la prima volta le terribili conseguenze delle restrizioni razziali, fino a quando una vera e propria tragedia sconvolge la sua vita. Sarà allora che la ragazza capirà l’importanza di difendere i diritti civili, troverà il coraggio di confrontarsi con i limiti della sua famiglia e di combattere per un futuro di libertà e indipendenza.



SORSEGGIANDO IL CAFFE'
Siamo nel 1954 e Jubie è una tredicenne che vive tranquilla in una bella casetta a Charlotte, nella Carolina del Nord, insieme a due sorelle, un fratellino, i genitori e Mary, la domestica di colore.
Mary è con loro da otto anni e per Jubie non è solo la donna delle pulizie ma anche una figura di riferimento, un porto sicuro tra un padre che la frusta con la cintura se disobbedisce ed una madre un po' fredda ed egoista. Intorno al piccolo mondo di casa Watts la situazione è sempre stata tranquilla e sotto controllo e non ci sono mai stati problemi con Mary, tranne qualche commento dispregiativo come "muso negro".

La famiglia Watts decide di trascorrere un periodo di vacanza in Florida dallo zio e così partono ma senza il padre che ha del lavoro da sistemare. Il viaggio non è breve e quando devono fermarsi per dormire cominciano ad avere qualche problema perché non sempre c'è posto anche per Mary o meglio c'è ma in qualche capanno e non nelle stanze degli alberghi che sono ad uso solo per i clienti "bianchi". Quando arrivano dallo zio sembra che tutto possa andare bene, soprattutto per Jubie che lo adora perché la tratta da adulta ed è gentile e divertente, non come il suo papà.
Quando ripartono per Pensacola hanno un incidente con l'auto e sono costretti a fermarsi per qualche giorno affinché ci sia il tempo per sistemarla. E qui Jubie e la sorella maggiore Stell verranno a contatto con la dura e cruda realtà di quelle zone profondamente razziste. Subiranno in prima persona un'aggressione che porterà a  conseguenze tragiche per la loro famiglia. Jubie si ritroverà a dover crescere in fretta e a prendere decisioni a volte avventate ma coerenti con le sue idee ed i suoi pensieri.

Credo che tutti più o meno conoscano la storia relativa alla segregazione razziale negli Stati Uniti degli anni cinquanta e sessanta con protagonisti il Ku Klux Klan da una parte e Martin Luther King dall'altra. Nel romanzo, viene affrontato proprio il problema della segregazione, dell'isolamento delle persone di colore ed il tutto è visto tramite gli occhi di Jubie. Ma quello che si narra ,soprattutto, è la storia della famiglia Watts, dei suoi segreti, dei suoi problemi: un padre che "praticamente" disprezza la gente di colore ed ha molte cose da nascondere, una madre fredda e distaccata, che in realtà ha idee progressiste ed ha costruito un muro intorno a sè per riuscire ad andare avanti. Una storia triste e d'altra parte, tenendo conto dell'argomento, non potrebbe essere diversamente, ma che lascia un senso di speranza, incentrato in questa ragazzina determinata ed intelligente, per un futuro migliore. Perché, anche se di anni ne sono passati molti e la situazione è notevolmente migliorata, problemi razziali ce ne sono tutt'ora.

Il linguaggio è scorrevole e nonostante l'argomento  non ci sono descrizioni crude e violente. La storia è scritta con una certa delicatezza ma suscita in ogni caso rabbia nei confronti dell'ignoranza e della stupidità umana che, in nome della diversità, in questo caso riferita al semplice colore della pelle, si arrocca il diritto di sentirsi superiore.

VOTO 8



4 commenti:

  1. accidenti che bellissima recensione.
    se posso permettermi ti suggerisco di leggere Tra la notte e il cuore, che tratta più o meno dello stesso argomento.credo potrebbe piacerti.
    ciao e buon week end

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  2. Bella recensione! Anch'io ho letto questo romanzo, che ho apprezzato proprio per come è stato trattato un tema scottante come il razzismo

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